Onorevoli Colleghi! - L'esigenza di prevedere l'istituzione di uno specifico ruolo speciale operativo per il personale aeronavigante del Corpo forestale dello Stato, il cui nuovo ordinamento è stato istituito con la legge 6 febbraio 2004, n. 36, nasce dal convincimento che sia necessario sottolineare, con la presente proposta di legge, la peculiarità e la rilevanza istituzionale dei compiti svolti da un particolare settore di specialisti, quale quello del personale aeronavigante, facendo quindi cessare una situazione di disagio, e anche di frustrazione, in quanto tali soggetti, piloti e specialisti, non hanno uno status giuridico ed economico che li differenzia dal restante personale. Si ritiene pertanto che debba essere doverosamente riconosciuta la peculiare specificità dell'attività svolta da queste figure professionali, alle quali, proprio per tale peculiarità, sono richiesti un costante aggiornamento, formazione, qualificazione e specializzazione professionali.
      Tali soggetti devono essere in possesso di regolare brevetto civile di licenza di volo, di brevetto commerciale, che li abilita a voli particolari ed anche notturni, e vengono sottoposti ad un addestramento particolare, bimestrale o trimestrale, a seconda dell'attività svolta anche specifica, ad esempio per volo in alta montagna, per l'utilizzo dei vari kit che vengono installati (verricello, gancio baricentrico eccetera). Sono sottoposti inoltre a controlli annuali dagli ispettori dell'Ente nazionale di assistenza al volo.
      È interessante constatare che i primi due elicotteri che volarono sul territorio italiano, prima di ogni altra Forza armata, furono due Bell G47, inizialmente pilotati da piloti americani poi da italiani, dell'ex

 

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Azienda di Stato per le foreste demaniali del Corpo forestale dello Stato, impegnati nel 1948 nella lotta alle cavallette in Sardegna.
      A metà degli anni settanta nacque il centro operativo elicotteri del Corpo forestale dello Stato presso l'aeroporto dell'Urbe di Roma, sorsero poi altri centri a Pescara, Belluno, Cecina, Lamezia e Rieti che avevano in dotazione i primi elicotteri Canadair CL215, poi gli elicotteri NH500, seguiti dai modelli AB412.
      Attualmente i piloti del Corpo forestale dello Stato, che vantano una flotta di mezzi efficienti e al passo con le nuove tecnologie, sono presenti capillarmente sul territorio dello Stato, hanno in dotazione anche elicotteri Sikorsky S64F, particolarmente adatti per le operazioni di protezione civile, definiti «gru volanti» in quanto hanno una capacità di trasporto di oltre 10 tonnellate contro 1 tonnellata dell'AB412.
      Questi piloti sono impegnati in numerosissime operazioni in varie delicate aree: sicurezza nazionale, antiterrorismo, antirapina; polizia giudiziaria, che li ha visti impegnati anche durante la guerra del Golfo, nei servizi di controllo coordinato del territorio, tramite contatti diretti con le prefetture - uffici territoriali del Governo, di controllo degli elettrodotti e dei ponti radio; collaborazione con l'Interpol, in caso di sequestri di persone, e con la Polizia di Stato contro bande armate, mafia e camorra; ricerca e soccorso in caso di escursionisti dispersi e anche in soccorso di mezzi aerei incidentati; lotta agli incendi boschivi e controllo delle aree boschive, che hanno anche portato all'arresto di noti latitanti e al sequestro di coltivazioni illegali di canapa indiana eccetera; protezione civile, in caso di calamità naturali, terremoti, alluvioni eccetera (chi non ricorda le tragedie di Sarno, Domodossola, Vallette, le alluvioni in Versilia, Liguria, Abruzzo, Calabria, l'eruzione dell'Etna!); controllo della caccia e antibracconaggio, anche per azioni di prevenzione e di repressione dei reati contro la normativa sulla caccia; controllo delle discariche, delle cave e dell'abusivismo edilizio, agendo su richiesta delle prefetture - uffici territoriali del Governo, dei comuni o degli enti locali (sorvolando le zone interessate ed effettuando fotografie e riprese video, essi tengono sotto controllo soprattutto le aree ad alto rischio abusivistico e ambientale, le discariche abusive eccetera); controllo dei parchi e delle riserve naturali, che si estrinseca in attività di perlustrazione di tali zone difficilmente raggiungibili da altri mezzi, per il recupero di animali, per il loro foraggiamento o per effettuare reintroduzioni; controllo dello stato della neve e delle valanghe (servizio Meteomont), attività che ha assunto il carattere della quotidianità, volta a studiare lo stato del manto nevoso e a segnalare, prontamente, eventuali pericoli di valanghe (SAF - Soccorso alpino forestale).
      Nonostante la particolare collocazione di queste figure di professionisti, a parità di proficiency e di rischio, sono notevolmente penalizzati quegli operatori del Corpo forestale dello Stato cui fino ad ora non è stata riconosciuta, né sotto l'aspetto della progressione di carriera, né sotto quello economico, la professionalità espressa e acquisita in tanti anni di grande e qualificante esperienza.
      Il personale appartenente ai diversi ruoli del Corpo forestale dello Stato, pur se in possesso di particolari qualificazioni professionali, connesse all'esercizio dei titoli aeronautici di specialità posseduti dai piloti e dagli specialisti, ai fini dello sviluppo di carriera nei ruoli dell'amministrazione di appartenenza, viene parificato a quello appartenente ai ruoli cosiddetti «ordinari», nulla rilevando al riguardo le specializzazioni possedute, l'elevato contenuto del loro profilo professionale e l'attività aeronavigante effettivamente svolta.
      La presente proposta di legge, poiché prevede la possibilità di bandire concorsi per l'assunzione di personale, piloti e specialisti, già formati, consentirà di avere non indifferenti benefìci, sia di natura economica che operativa. Benefìci di natura economica, in quanto connessi al risparmio, per il bilancio dell'amministrazione, sulle spese di addestramento del
 

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personale, che non dovrà più sostenere, per le abilitazioni, le ore di volo (ne sono necessarie circa 1.500), nonché alla riduzione dei costi per la manutenzione, che attualmente è affidata alle ditte costruttrici. Benefìci di natura operativa in quanto sia i piloti che i tecnici specialisti essendo già in possesso, al momento della loro assunzione, dei titoli professionali che li abilitano all'esercizio delle varie funzioni, potranno essere immediatamente utilizzati, subito dopo la loro immissione in ruolo, per pilotare i vari tipi di velivoli in dotazione, per le ispezioni, per i controlli sui velivoli, per la manutenzione eccetera.
      Un agente pilota del Corpo forestale dello Stato, infatti, pur se avente consolidata, comprovata e riconosciuta esperienza professionale nel settore aeronavigante, in quanto abilitato su tutti gli aeromobili in dotazione e con al suo attivo migliaia di ore di volo e in possesso delle qualificazioni richieste e necessarie, compreso il volo strumentale notturno, che lo rendono un vero e completo professionista, resta, per tutta la sua vita lavorativa, al più basso livello retributivo previsto per i ruoli del Corpo forestale dello Stato essendogli stata, fino ad oggi, di fatto preclusa ogni possibilità di sviluppo, sia di carriera che economica.
      Si ritiene pertanto, con la presente proposta di legge, di dare le meritate e giuste considerazione e valorizzazione al particolare profilo professionale posseduto da tali soggetti per la loro attività, altamente specialistica, svolta esclusivamente nell'interesse dell'intera collettività per la sicurezza, la salute e la tutela dei cittadini.
 

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